
Prima settimana di settembre, ultimi calori estivi, ultimi giorni da trascorrere al mare, per alcuni già tempo di tornare a scuola,…per il piccolo rione del Lacco, inizio dei festeggiamenti! Giorno otto settembre, si celebra, infatti, il “compleanno “ della Mamma di tutta l’umanità, Maria Santissima e per il nostro quartiere, ricorre la solennità della protettrice della parrocchia, Santa Maria Del Lacco, anticipata a domenica sette settembre. Grandi preparativi in questa settimana: il paese tappezzato di manifesti azzurri, semplicissimi, con poche parole e l’invito ad una grande partecipazione; tante luci, piccole lampadine a zig zag tra i balconi del percorso della processione e veri e propri addobbi con forma floreale fin nei punti più remoti del territorio parrocchiale, anche dove la processione non arriva…; tutte le sere, la luce accesa in sacrestia, si discute, si organizza, si pone in essere una raccolta di cose in disuso, ma in buono stato, tipo libri, giochi, cianfrusaglie varie (a che serviranno?); si comincia a chiedersi quale sacerdote potrà essere disponibile per le Celebrazioni Eucaristiche; si pulisce la Chiesa; si fanno due conti…si arriva a giorno sei settembre. In serata, Messa vespertina e domenica mattina un’allegra musica risuona per le strade cittadine: che la festa abbia inizio. Al mattino, la celebrazione delle 09:30 e alla sera Messa solenne presieduta da Padre Antonio Petrosino; chiesa gremita e stuolo di chierichetti al suo fianco, grandi e piccini raccolti per rendere omaggio all’unica protagonista, Maria. In questa ventitreesima domenica del tempo ordinario, il Vangelo ha proposto la necessità della comunione fraterna, attraverso il racconto dell’ammonizione, e quale spunto migliore per il Sacerdote che, con piccoli pratici esempi, tipo l’obbedienza ai genitori, ci ha proposto, durante l’omelia, una bellissima riflessione sul dovere della responsabilità di educare. Un valore forse troppo estremizzato nel passato, ma quasi degenerato oggi giorno, tanto che si nasconde dietro una parvenza di libertà senza regole e con poco rispetto per se stessi e gli altri. Di qui la mancanza di carità, che non fa alcun male al prossimo, e dunque l’abbandono del grande insegnamento di Amore senza confini di cui proprio Maria Santissima è l’icona più rappresentativa. Essa, infatti, ha sacrificato la sua vita al dolore, per Amore di nostro Signore e per l’intera umanità, mentre spesso, tutti messi insieme, non riusciamo a dare neanche “buon esempio”, come se più di duemila anni di testimoni e testimonianze, insegnamenti, apostolato e quanto altro si possa includere nell’opera pastorale ecclesiastica, avessero lascito solo orme nella sabbia. Con questi ammonimenti, e qualche buon suggerimento, come cominciare ad essere caritatevoli e responsabili già nel piccolo, ossia in famiglia, per poter far meglio nel mondo, padre Antonio ha concluso la sua Omelia e la Celebrazione Eucaristica è continuata fino al momento della benedizione quando, ha avuto poi inizio la processione. Tutti in fila, già quasi al buio, ci siamo incamminati per le strade della parrocchia recitando le orazioni e chiedendo la benedizione della nostra padrona. Conclusasi la processione, il corteo è rientrato in Chiesa per il prosieguo della Messa e i consueti saluti e ringraziamenti. La festa di domenica è terminata così, senza lo spettacolo pirotecnico, per iniziativa, condivisa e apprezzata da tutti noi, del comitato festa, nel rispetto per il dolore della scomparsa di Vincenzo, un nostro parrocchiano stimato da tutti per la sua umanità e onestà, doti che resteranno nel tempo a memoria viva del suo ricordo. Giorno otto settembre, c’è stata una nuova celebrazione Eucaristica, sempre presieduta da Padre Antonio e al suo termine…la pesca. La raccolta di cose in disuso, cominciata la settimana prima, è, infatti, servita proprio ad organizzare una piccola pesca, che ha riscosso l’entusiasmo dei partecipanti. I festeggiamenti di Maria Santissima, sono così volti al termine, tuttavia ogni giorno può essere una festa, una festa del cuore, se vissuto così, come Lei ci ha insegnato.
Elisa Mansi
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