mercoledì 1 ottobre 2008

A ricordo di una nobile artista che ha tanto amato e illustrato le chiese di Ravello

Il 20 agosto in Duomo i tanti amici dell’ingegnere Guido Fulchignoni Ravello hanno reso omaggio alla salma della consorte Giovanna Coppola che ha desiderato essere sepolta a Ravello, la cittadina da lei tanto amata e fonte della sua ispirazione artistica. Ha presieduto la concelebrazione col parroco, Padre Francesco Capobianco che ha tratteggiato la figura dell’estinta con le nobili espressioni che qui riportiamo.
... Venuta la sera, Cristo disse :" passiamo all'altra sponda"!Giovanna, la tua sera. ..il tuo passaggio...il tuo approdo eterno! Ora ci ascolti, Giovanna, perché - ti diciamo con S. Agostino - sei invisibile, non assente; hai lasciato la terra, ma non la vita; non ti abbiamo perduta, tu dimori prima di noi nella luce di Dio. Come Giobbe , piegata su un dolore che sa di mistero e di Amore , hai respirato anche per noi il soffio della Croce , che ora è per te gioia eterna. Dal cielo continui a sorriderci e riempi il silenzio dei nostri animi muti e dolenti.
Rimani lezione di vita per i tuoi cari , per tutti noi, per quanti custodiscono il ricordo di te, il tuo spessore umano e spirituale di donna forte e dignitosa , di compagna ideale, di mamma attenta e generosa, mentre noi avvertiamo il richiamo a quel vero mondo in cui ora ti trovi, avvolta dalla luce della eterna beatitudine. Chi rinunzia a Dio , spegne il sole per camminare nella luce di una lanterna : Giovanna ha percorso il suo cammino alla luce di un sole increato che le ha fatto dono di una singolare e mai ostentata sensibilità umana e artistica, dono, che ha profuso - lo sappiamo tutti - particolarmente a Ravello e di Ravello Giovanna ha scorto la vera identità che viene percepita dagli animi puliti e sensibili , ed è entrata con delicatezza e pudore nella vera dimensione di questo paese... e Ravello ha donato ispirazione a Giovanna, sollecitandone la sua creatività , che si è concretizzata in preziosi interventi creativi e di recupero artistico , che conoscete meglio di me : mi è caro ricordare una particolare circostanza in cui potetti cogliere tutta la ricchezza la sensibilità l'umiltà dell'animo di Giovanna: ebbe modo di ammirare un quadro antico nella nostra biblioteca S.Francesco , rappresentante la deposizione dalla croce di un autore del '600 : rimase colpita, quasi presaga di una spina che l'avrebbe trafitta: P.Francesco , mi disse quasi timidamente, voglio restaurare questo quadro, ci vedo tutto, aggiunse, il divino e l'umano: amore dolore compassione pietà speranza fede... e il quadro, accarezzato dalle sue mani esperte, sta lì che risplende. Vari i momenti , umani e artistici condivisi con Giovanna , e in tutti emergeva sempre in primo piano il suo sorriso suadente e avvolgente , la sua attenzione , la sua sincera accondiscendenza e adesione a ciò che portava l'impronta o la traccia della bellezza, della bontà: paziente e generosa'la sua collaborazione e ricerca con il caro Guido per la realizzazione dei graziosi disegni raffiguranti i manufatti del maestro Francesco Amato,custoditi in mostra permanente nel parlatorio del chiostro S.Francesco ; l'esposizione dei suoi quadri sempre nel chiostro S.Francesco ; colmo di gioia il suo animo per il matrimonio di Paola, da me celebrato. Giovanna ha respirato la vera identità di Ravello , cogliendone i fremiti nascosti, ma vibranti,rispettandone , come pochi , con il cuore e con la mente la
sacra fisionomia di un luogo , che induce alla contemplazione e alla preghiera. Dobbiamo essere grati a lei : ci ha insegnato come stare a Ravello , come affacciarsi da questa " singolare " finestra che ti spinge a guardare in alto , come custodire e rispettare quelle radici , senza le quali non puoi ascoltare e capire il silenzio di Ravello , né captarne le sue note autentiche.
Ora parenti amici , accanto a Giovanna , siamo in preghiera : preghiamo con quella stessa fede che impregnò la sua vita , il suo passaggio terreno , quella fede che le fece tenere fisso lo sguardo in Colui che per tutti ha proclamato :" lo sono la Risurrezione e la Vita" : e Giovanna aveva intuito che senza quella fede si è totalmente poveri e ancora più poveri e miseri quando l'orgoglio umano tenta , ma invano, di oscurare quella luce increata che viene dal Cristo. Dolore rimpianto per Giovanna che ci lascia , ma anche serena ridestata consapevolezza in ciascuno di noi di quell' anelito alla immortalità , che avvertiamo in noi irrompente e mai tacitato e la fede soltanto educa a quella visione religiosa cristiana e realistica della vita , che ci fornisce una capacità nuova unica donata di saper leggere accettare vivere il dramma o l'evento della morte con serena maturità e consapevolezza , evitando di far cadere un oscuro diaframma tra noi e quella Croce che salva. Giovanna, varchi la soglia del tempo prima di noi , ti introduci nella casa del Padre , dove è pienezza per il cuore e per la mente. Pensaci e prega per noi che qui in terra ancora arranchiamo!

Nessun commento: