mercoledì 1 ottobre 2008

Scoprire nei volti il Volto

Siamo in autunno e dopo le distrazioni estive è il tempo di ricominciare il cammino formativo anche per gli adulti che aderiscono all’Azione Cattolica, cammino che nasce dalla volontà di crescere nella fede per affrontare la quotidianità con lo sguardo rivolto ad un volto, anzi al Volto, a quello di Cristo. Il percorso, infatti, di quest’anno ha come centro ideale il volto di Cristo da cogliere e riscoprire attraverso i volti di quelli che incontriamo ogni giorno, volti negati, fraterni, sfigurati e trasfigurati, non dimenticando la figura dell’Apostolo Paolo che nel volto luminoso di Cristo risorto ha saputo riconoscere la verità che fino ad allora non aveva saputo vedere. Benedetto XVI nella affollata Piazza San Pietro del 4 maggio 2008 ha voluto ricordare all’Azione Cattolica l’impegno a “mantenersi fedele alle proprie radici di fede, nutrite da un’adesione piena alla Parola di Dio, da un amore incondizionato alla Chiesa, da una partecipazione vigile alla vita civile e da un costante impegno formativo” e questo impegno non può essere assolto se non camminando insieme alla luce del Vangelo, negli incontri del settore, per rispolverare quelle che sono le radici dell’Associazione. Ma perché concentrarsi sul Volto? Il volto è la prima cosa che ognuno guarda quando incontra una persona, è la parte del corpo che ci svela le intenzioni dell’altro, la condizione del nostro interlocutore ed è un aspetto che non è sempre uguale, ma cambia nel corso del tempo portando i segni del vissuto. Nel nostro cammino annuale il volto degli uomini si trasforma in quello di Cristo ed è un volto radioso o triste, perseguitato o dimenticato, ma sempre carico di un significato unico che l’amore di Dio che vi traspare. La nostra vita, infatti, è fatta di relazioni, di incontri e nel passo iniziale del percorso formativo di AC siamo chiamati a considerare quale connotazione diamo alla trama dei rapporti con gli alti che incontriamo ogni giorno. “Dimmi il tuo nome” è la prima sezione del testo che seguiremo quest’anno; il nome, che riceviamo nel Battesimo, ci accompagna tutta la vita e ricorda ciò che Dio ha fatto durante la creazione: ogni nuovo prodotto creativo di Dio ricevette da Lui il nome, ciò che Dio fece allora, lo fanno i nostri genitori durante il battesimo. Il secondo passo è la riscoperta dei “Volti negati”, che ritroveremo attraverso la sofferenza di Cristo, quella sofferenza che nessuno dei suoi discepoli si aspettava, considerato che per loro Cristo doveva essere il liberatore del popolo di Israele dalla supremazia romana. Ed invece il volto negato della sofferenza di Cristo sarà quello che più sconvolgerà i suoi apostoli, che non provarono paura di fronte alla trasfigurazione del volto di Gesù sul monte come la provarono davanti al volto sanguinante di Cristo crocifisso. Dopo aver scoperto il volto sofferente del mondo, siamo chiamati a soffermarci sul volto fraterno di chi vive la quotidianità del servizio, un servizio dove il fare si unisce all’essere, dove il compromettersi di persona ci richiama alla memoria i fatti del Giovedì Santo, quando Cristo si pone a servizio dei suoi, lavando i piedi di ognuno in un gesto di profonda umiltà e dono. Il servizio deve essere rivolto ai tanti volti sfigurati del nostro oggi, volti che ci ricordano quello di Cristo crocifisso e che spesso non riusciamo a guardare e a vedere, nella nostra corsa verso l’apparire. Ma se sappiamo donarci agli altri, sappiamo anche trasfigurarci, cioè spogliarci di noi stessi abbandonandoci all’amore obbediente del Padre. Diventiamo così volti di speranza, capaci “di rilanciare il senso per il vivere, l’amare, il lavorare, il soffrire e, persino, il morire”. La guida per questo percorso si conclude con il testo prodotto durante la XIII assemblea dell’AC, dove vengono riaffermate le priorità per la nostra Associazione, soprattutto in termini di formazione per gli altri e per noi stessi. Proprio per accogliere l’invito del Santo Padre a mantenere vive le nostre radici di fede e ad essere volti di speranza per chi è sfigurato nella dignità di uomo, vogliamo anche quest’anno incontraci ogni due settimane per un incontro formativo, dove affrontare questo percorso e crescere nella fede. Gli incontri, aperti a tutti, si terranno il mercoledì secondo il calendario che sarà comunicato nella prima settimana di ottobre e saranno accompagnati dalla meditazione davanti a Gesù Eucaristia il giovedì sera, per attingere da Lui la forza per vincere la pigrizia e l’egoismo ed essere missionari come lo fu l’apostolo Paolo.
Maria Carla Sorrentino

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